L’Aquadom di Berlino è un acquario cilindrico di vetro alto 82 metri, in cui è stato costruito al suo interno un ascensore a vetrate, che permette al visitatore di osservarlo avendo la sensazione di trovarsi immerso in esso.
L’Aquadom è stato aperto nel 2004, e la sua realizzazione è costata quasi 13 milioni di euro. Il progetto è stato curato dalla società statunitense International Concept Management, Inc.
Il cilindro esterno è stato costruito sul posto, assemblando i dodici pannelli, all’interno di questo grosso cilindro è installato un altro cilindro in vetro di diametro inferiore che ospita un ascensore.
L’ascensore che corre al
suo interno è anch’esso completamente in vetro e permette al visitatore
di osservare la vita faunistica dell’acquario durante la corsa
ascensionale, letteralmente “dall’interno” dell’acquario, spostandosi
dagli strati più profondi a quelli più superficiali dell’acquario
cilindrico, in una corsa di circa 80 metri, godendo di un panorama
mozzafiato.
Non solo! L’ascensore a vetrate consente al visitatore di osservare l’acquario durante la salita immersi in una visuale a 360 gradi ma non dall’esterno come ordinariamente avviene per le vetrate di un acquario, bensì dall’interno dell’acquario stesso!
Un’esperienza unica che ricrea l'emozione e la sorpresa di un subacqueo durante la risalita in una immersione nei mari tropicali!
L’Aquadom di Berlino è diventato ben presto la maggior attrazione del Sea Life Centre.
E’ infatti il più grande acquario cilindrico al mondo in termini di volume con il diametro di circa undici metri.
Si trova adagiato su una base che funge da fondale, posta ad una altezza di 9 metri da terra. Al suo interno l’intera tanica è riempita con un milione di metri cubi di acqua ed è in grado di contenere oltre 1500 pesci di cinquanta specie diverse.
Il mantenimento dell’acquario e l’alimentazione dei pesci viene effettuata quotidianamente da un team di tre o quattro sub: ogni giorno serve una quantità pari a 8kg di cibo per alimentare tutta la fauna presente.
* Foto di Dellex, tratta da Wikimedia Commons